Disturbo Ossessivo Compulsivo
Di che cosa si tratta
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di pensieri intrusivi associati ad alti livelli di ansia e spesso accompagnati da prolungati comportamenti compulsivi. Questo crea un elevato disagio e limitazione nel funzionamento sociale lavorativo e affettivo.
Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, accompagnati da ansia e disagio marcati che si inseriscono nel flusso dei pensieri del soggetto in modo involontario. Il soggetto non riesce ad allontanarli dalla mente e ne da una valutazione negativa. Il contenuto dei pensieri ossessivi viene pertanto vissuto come inaccettabile.
Le compulsioni sono invece comportamenti finalizzati e intenzionali, eseguiti al fine di prevenire un qualche evento temuto o di ridurre lo stato di disagio generato dall’ossessione. Le compulsioni possono essere di vari tipi: esternalizzate (ossia di tipo overt) come il lavarsi le mani, riordinare, controllare ma anche più mentali (ossia di tipo covert) come pregare, contare o ripetere parole mentalmente.
Le compulsioni vengono utilizzate in risposta ad una ossessione e solitamente ci si sente obbligati a metterle in atto nonostante sia presente spesso una resistenza della persona (La Mela 2016).
I temi più frequenti delle ossessioni sono:
- Contaminazione
- Dubbi ripetitivi
- Sessuali
- Pensieri e/o impulsi aggressivi e terrifici
- Ordine e simmetria
- Religiosi
- Magico – scaramantici
Le compulsioni più frequentemente attuate sono:
- Controllo
- Lavaggio e pulizia
- Iterazione di parole o frasi
- Iterazione di movimenti specifici
- Ordine e simmetria
QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI
Secondo il DSM-5 (APA 2013), i principali criteri per la diagnosi di un DOC sono:
Presenza di ossessioni o compulsioni oppure presenza contemporanea sia di ossessioni sia di compulsioni:
Le ossessioni sono:
- Pensieri, desideri o immagini ricorrenti e persistenti, esperiti come intrusivi e indesiderati e che causano ansia e disagio marcati
- L’individuo oppone resistenza provando a ignorare, a reprimere tali pensieri, desideri o immagini, oppure impiega altri pensieri o azioni (le compulsioni) per cercare di neutralizzarli
Le compulsioni sono:
- Comportamenti ripetitivi (ad esempio lavarsi le mani, mettere in ordine, controllare) o atti mentali (ad esempio pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che il soggetto si sente spinto a porre in atto in risposta ad un’ossessione, secondo regole che devono essere applicate rigidamente
- Comportamenti che hanno l’obiettivo di ridurre l’ansia e il disagio oppure di prevenire alcuni eventi o situazioni temuti
Le ossessioni e le compulsioni occupano molto tempo (più di un’ora al giorno), causano marcato disagio e interferiscono con le normali abitudini dell’individuo. L’individuo tende inoltre ad evitare tutte le situazioni e gli oggetti che riguardano il contenuto delle ossessioni e delle compulsioni.
trattamento
Alcune credenze specifiche mantengono la sintomatologia ossessivo compulsiva giustificando l’attuazione dei rituali:
- Controllo del pensiero, ossia la credenza di dover avere un controllo assoluto sui propri pensieri
- Sopravvalutazione della minaccia
- Intolleranza dell’ambiguità e dell’incertezza
- Perfezionismo, ossia valutare tutto in termini di giusto o sbagliato
- Responsabilità
Il focus cognitivo del trattamento saranno queste credenze che permetteranno un più facile attacco all’interruzione dei rituali compulsivi, modificando i fattori di mantenimento della sintomatologia (La Mela 2016).
Fondamentale è inoltre esporre gradualmente la persona agli stimoli ossessivi in assenza di rituali comportamentali, così da permettergli di modulare l’ansia associata a ciò che teme e le credenze catastrofiche connesse (Abramowitz, Taylor e McKay 2009).
Bibliografia
Abramowitz J.S., Taylor S., McKay D. (2009), Obsessive-Compulsive Disorder, in <<The Lancet>>, 374, pp. 491-499.
APA – American Psychiatric Association (2013), Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), American Psychiatric Association, Washington DC; ediz. it. DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione, a cura di M. Biondi, R. Cortina, Milano 2014.
La Mela C. (2016), I protocolli clinici della terapia cognitivo-comportamentale, a cura di C. La Mela, Maddali e Bruni, Firenze.