Thomas Sangermani Psicologo Psicoterapeuta – Vigevano Cilavegna Pavia

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Depressione

Di che cosa si tratta

Il modello più conosciuto per l’episodio depressivo è quello articolato da A. T. Beck. Secondo tale modello (Beck et al. 1987) la persona depressa presenta una serie di Pensieri Automatici Negativi (PAN) che comportano una visione distorta e negativa della realtà: questa viene così vissuta e percepita secondo temi di inadeguatezza, fallimento, insuccesso, autocritica, incapacità, inutilità, scarso valore personale e non amabilità.
Il modello cognitivo evidenzia inoltre una triade di schemi specifici della depressione:

1) Visione negativa di sé (sono un fallito, sono solo un peso)

2) Visione negativa del mondo

3) Visione negativa del futuro (assenza di speranza)

Nel Disturbo Depressivo Maggiore fondamentale è la durata che deve essere di almeno due settimane.

Un disturbo molto simile a livello sintomatologico è la Distimia (o Disturbo depressivo persistente), ma la differenza principale è che l’umore risulta depresso per almeno due anni ed è associato ad una bassa autostima. Non vi è inoltre una compromissione importante del funzionamento della persona e non vi è perdita di interesse nelle attività quotidiane. Quindi rispetto alla Depressione maggiore questo disturbo si protrae per più tempo ma con una minore intensità. L’esordio inoltre è precoce, intorno ai 21 anni.

QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI

I principali criteri diagnostici del DSM-5 (APA 2013) per il disturbo depressivo sono:

Presenza di 5 o più dei seguenti sintomi, contemporaneamente presenti per un periodo di 2 settimane e cambiano il precedente funzionamento della persona; almeno uno dei sintomi è umore depresso oppure perdita di interesse o piacere:

1) umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni. Viene persa la reattività agli eventi piacevoli e non viene vissuto solo come tristezza ma come dolore vitale

2) perdita di interesse o piacere per tutte o quasi le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni

  1. Significativa variazione di peso (perdita o aumento)
  2. Variazione del sonno significativa (ipersonnia o insonnia)
  3. Agitazione o rallentamento delle idee e motorio quasi tutti i giorni
  4. Faticabilità o mancanza di energia quasi tutti i giorni
  5. Autosvalutazione o sensi di colpa eccessivi o inappropriati
  6. Difficoltà a pensare, concentrarsi o indecisione quasi tutti i giorni
  7. Ricorrenti pensieri di morte, ideazione suicidaria, tentato suicidio o piano suicidiario
  8. Tali sintomi causano una compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree

trattamento

Il trattamento cognitivo comportamentale della depressione prevede:

– Psicoeducazione sul disturbo: offrire quindi informazioni sulla depressione, sul suo andamento, su aspetti o sintomi sperimentabili

– Tecniche di attivazione comportamentale, finalizzate allo svolgimento di attività che sono state abbandonate: inizialmente viene effettuato un monitoraggio di queste, poi programmato lo svolgimento di attività reputate come piacevoli

– Problem solving per problemi non risolti, valutando le soluzioni possibili

– Intervento sulla ruminazione, ossia sullo stile di pensiero caratterizzato dal focalizzarsi continuamente sui medesimi pensieri e stati mentali dolorosi, in modo afinalistico e improduttivo.

– Intervento sulle credenze centrali e ristrutturazione dei pensieri disfunzionali

– Prevenzione delle ricadute (La Mela 2016)

 

Bibliografia

APA – American Psychiatric Association (2013), Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), American Psychiatric Association, Washington DC; ediz. it. DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione, a cura di M. Biondi, R. Cortina, Milano 2014.

Beck A. T., Rush A. J., Shaw B. F., Emery G. (1987), Cognitive Therapy of Depression, Guilford Press, New York; trad. it. Terapia Cognitiva della Depressione, Bollati Boringhieri, Torino 2009.

La Mela C. (2016), I protocolli clinici della terapia cognitivo-comportamentale, a cura di C. La Mela, Maddali e Bruni, Firenze.

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