Thomas Sangermani Psicologo Psicoterapeuta – Vigevano Cilavegna Pavia

thomas.sangermani@gmail.com

Disturbo Ossessivo Compulsivo

Di che cosa si tratta

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di pensieri intrusivi associati ad alti livelli di ansia e spesso accompagnati da prolungati comportamenti compulsivi. Questo crea un elevato disagio e limitazione nel funzionamento sociale lavorativo e affettivo.

Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, accompagnati da ansia e disagio marcati che si inseriscono nel flusso dei pensieri del soggetto in modo involontario. Il soggetto non riesce ad allontanarli dalla mente e ne da una valutazione negativa. Il contenuto dei pensieri ossessivi viene pertanto vissuto come inaccettabile.

Le compulsioni sono invece comportamenti finalizzati e intenzionali, eseguiti al fine di prevenire un qualche evento temuto o di ridurre lo stato di disagio generato dall’ossessione. Le compulsioni possono essere di vari tipi: esternalizzate (ossia di tipo overt) come il lavarsi le mani, riordinare, controllare ma anche più mentali (ossia di tipo covert) come pregare, contare o ripetere parole mentalmente

Le compulsioni vengono utilizzate in risposta ad una ossessione e solitamente ci si sente obbligati a metterle in atto nonostante sia presente spesso una resistenza della persona (La Mela 2016).

I temi più frequenti delle ossessioni sono:

  • Contaminazione
  • Dubbi ripetitivi
  • Sessuali
  • Pensieri e/o impulsi aggressivi e terrifici
  • Ordine e simmetria
  • Religiosi
  • Magico – scaramantici

Le compulsioni più frequentemente attuate sono:

  • Controllo
  • Lavaggio e pulizia
  • Iterazione di parole o frasi
  • Iterazione di movimenti specifici
  • Ordine e simmetria

QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI

Secondo il DSM-5 (APA 2013), i principali criteri per la diagnosi di un DOC sono:

Presenza di ossessioni o compulsioni oppure presenza contemporanea sia di ossessioni sia di compulsioni:

Le ossessioni sono:

  1. Pensieri, desideri o immagini ricorrenti e persistenti, esperiti come intrusivi e indesiderati e che causano ansia e disagio marcati
  2. L’individuo oppone resistenza provando a ignorare, a reprimere tali pensieri, desideri o immagini, oppure impiega altri pensieri o azioni (le compulsioni) per cercare di neutralizzarli

Le compulsioni sono:

  1. Comportamenti ripetitivi (ad esempio lavarsi le mani, mettere in ordine, controllare) o atti mentali (ad esempio pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che il soggetto si sente spinto a porre in atto in risposta ad un’ossessione, secondo regole che devono essere applicate rigidamente
  2. Comportamenti che hanno l’obiettivo di ridurre l’ansia e il disagio oppure di prevenire alcuni eventi o situazioni temuti

Le ossessioni e le compulsioni occupano molto tempo (più di un’ora al giorno), causano marcato disagio e interferiscono con le normali abitudini dell’individuo. L’individuo tende inoltre ad evitare tutte le situazioni e gli oggetti che riguardano il contenuto delle ossessioni e delle compulsioni.

trattamento

Alcune credenze specifiche mantengono la sintomatologia ossessivo compulsiva giustificando l’attuazione dei rituali:

  • Controllo del pensiero, ossia la credenza di dover avere un controllo assoluto sui propri pensieri
  • Sopravvalutazione della minaccia
  • Intolleranza dell’ambiguità e dell’incertezza
  • Perfezionismo, ossia valutare tutto in termini di giusto o sbagliato
  • Responsabilità

Il focus cognitivo del trattamento saranno queste credenze che permetteranno un più facile attacco all’interruzione dei rituali compulsivi, modificando i fattori di mantenimento della sintomatologia (La Mela 2016).

Fondamentale è inoltre esporre gradualmente la persona agli stimoli ossessivi in assenza di rituali comportamentali, così da permettergli di modulare l’ansia associata a ciò che teme e le credenze catastrofiche connesse (Abramowitz, Taylor e McKay 2009).

 

Bibliografia

Abramowitz J.S., Taylor S., McKay D. (2009), Obsessive-Compulsive Disorder, in <<The Lancet>>, 374, pp. 491-499.

APA – American Psychiatric Association (2013), Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), American Psychiatric Association, Washington DC; ediz. it. DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione, a cura di M. Biondi, R. Cortina, Milano 2014.

La Mela C. (2016), I protocolli clinici della terapia cognitivo-comportamentale, a cura di C. La Mela, Maddali e Bruni, Firenze.

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