Thomas Sangermani Psicologo Psicoterapeuta – Vigevano Cilavegna Pavia

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Disturbo Da Attacchi Di Panico

Di che cosa si tratta

L’attacco di panico è caratterizzato da un episodio di ansia intensa che di solito raggiunge il suo apice in una decina di minuti circa, accompagnato da una serie di sintomi quali capogiro, sensazioni di svenimento, sensazioni di soffocamento e paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo.

Dopo i primi episodi di panico compare l’ansia anticipatoria, ossia la paura che si possa verificare un altro attacco come quello sperimentato.

Tale ansia aumenta solitamente quando la persona deve affrontare situazioni in cui si sono verificati gli attacchi di panico: a causa di ciò la persona tende a evitare le situazioni temute o a farsi accompagnare in queste situazioni da una persona fidata (La Mela 2016).

In caso di ricorrenti e inaspettati attacchi di panico si può parlare di disturbo di panico.

QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI

I due principali criteri definiti dal DSM-5 (APA 2013) per il disturbo da panico sono:

A. Ricorrenti attacchi di panico inaspettati, cioè non associati ad uno stimolo specifico. Un attacco di panico è costituito da 4 o più sintomi, compare improvvisamente a partire da uno stato di quiete o da uno stato ansioso e raggiunge il picco in pochi minuti

  1. Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia
  2. Sudorazione
  3. Tremori fini o grandi scosse
  4. Dispnea o sensazione di soffocamento
  5. Sensazione di asfissia
  6. Dolore o fastidio al petto
  7. Nausea o disturbi addominali
  8. Sensazione di vertigine, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
  9. Brividi o vampate di calore
  10. Parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
  11. Derealizzazione (sensazione di irrealtà ) o depersonalizzazione (sentirsi distaccati da se stessi)
  12. Paura di perdere il controllo o di impazzire
  13. Paura di morire

B. Almeno uno degli attacchi è stato seguito da un mese o più (di uno o entrambi i seguenti sintomi):

  1. Il soggetto si preoccupa in modo persistente per l’insorgere di altri attacchi di panico o per le loro conseguenze (quindi paura di morire, paura di avere un attacco cardiaco, paura di impazzire)
  2. Messa in atto di comportamenti disadattivi (evitamento di situazioni per paura che si verifichi un attacco in quel particolare contesto temuto)

trattamento

Per quanto riguarda il trattamento degli attacchi di panico, il modello cognitivo-comportamentale suggerisce, dopo una valutazione iniziale atta a individuare i circoli viziosi del pensiero disfunzionale, un lavoro terapeutico divisibile in 3 fasi:

1. Fornire informazioni corrette sull’ansia, sul panico e sul possibile decorso (offrire cioè una psicoeducazione)

2. Gestione dell’ansia e progressiva riduzione dei comportamenti di evitamento delle situazioni temute

3. Modificazione delle credenze catastrofiche (La Mela 2016)

 

Bibliografia

APA – American Psychiatric Association (2013), Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), American Psychiatric Association, Washington DC; ediz. it. DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione, a cura di M. Biondi, R. Cortina, Milano 2014.

La Mela C. (2016), I protocolli clinici della terapia cognitivo-comportamentale, a cura di C. La Mela, Maddali e Bruni, Firenze.

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