Disturbo D'ansia
Di che cosa si tratta
Il disturbo di ansia generalizzato è caratterizzato da due elementi di fondo:
1) una preoccupazione eccessiva che può riguardare diversi tipi di eventi o situazioni e
2) frequente presenza di intensi stati d’ansia.
La preoccupazione è sproporzionata rispetto all’evento temuto, irrompe nei più disparati ambiti e difficilmente risulta controllabile dalla persona.
Le persone hanno inoltre l’ Idea costante che potrebbe accadere qualcosa di grave o drammatico a loro o alle persone a loro care e ciò conduce spesso a continui e dolorosi rimuginii, ossia il continuo ripetersi di pensieri negativi con la convinzione che questi aiutino a trovare una soluzione al problema (Borkovec e Inz 1990).
Altro disagio riportato dalle persone con il disturbo d’ansia è l’intolleranza rispetto all’incertezza: solo la certezza assoluta che non si attui lo scenario temuto è fonte di tranquillità per il soggetto (La Mela 2016).
QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI
Il DSM-5 (APA 2013) delinea i criteri principali per diagnosticare il disturbo d’ansia generalizzato:
– il soggetto avverte un senso d’ansia preoccupazione eccessiva, che si manifesta in una varietà di attività o eventi in maniera diffusa per almeno 6 mesi.
– L’individuo mostra difficoltà nel controllare la sua preoccupazione
– Almeno 3 sintomi fisici d’ansia e tensione devono accompagnare la sintomatologia tra:
1) irrequietezza
2) Irritabilità
3) Tensione muscolare
4) Insonnia
5) Affaticabilità
6) Vuoti di memoria
7) Difficoltà a concentrarsi
trattamento
L’intervento terapeutico, secondo il modello cognitivo, prevede l’utilizzo di varie tecniche preliminari quale la spiegazione del disturbo, così da aumentarne la conoscenza, il possibile decorso, le modalità in cui viene prodotto e mantenuto lo stato ansioso (che viene definita psicoeducazione); l’automonitoraggio da parte del paziente degli stati ansiosi (così da individuare eventi scatenanti, credenze e comportamenti ad esse correlate); la messa in discussione di credenze disfunzionali (definita ristrutturazione cognitiva); le tecniche di rilassamento; l’esposizione graduale ad eventi temuti e tecniche comportamentali su rimuginio e problem solving (La Mela, Cosci e Farina 2014).
Bibliografia
APA – American Psychiatric Association (2013), Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), American Psychiatric Association, Washington DC; ediz. it. DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione , a cura di M. Biondi, R. Cortina, Milano 2014.
Borkovec T.D., Inz J. (1990), The Nature Of Worry In Generalized Anxiety Disorder: A Predominance Of Thought Activity, in <<Behaviour Research and Therapy>>, 28, pp. 153-158.
La Mela C. (2016), I protocolli clinici della terapia cognitivo-comportamentale, a cura di C. La Mela, Maddali e Bruni, Firenze 2016.
La Mela C., Cosci F., Farina B. (2014), Cognitive-Behavioural therapy for generalized anxiety disorder, in R. Guglielmo, L. Janiri, G. Pozzi (eds), New perspectives on generalized anxiety disorder, Nova Science Publishers, Hauppauge, pp. 187-200.